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Il kumite tradizionale è uno dei tre elementi - insieme ai kihon e ai kata - di cui è costituito il karaté. In particolate nel kumite (combattimento) ci si esercita con un compagno, che è prima di tutto il nostro amico del dojo. Questa attività serve come mezzo per migliorare le tecniche e per aumentare la fiducia e la sicurezza in se stessi, nella consapevolezza che, comunque, bisogna sempre evitare il confronto fisico che servirebbe, anche in caso di vittoria, soltanto a dimostrare una superiorità inutile, in contrasto con i principi del karate-do.
Attraverso l’addestramento costante, gli allievi si rendono conto che il kumite è una metodica che necessita del massimo sforzo fisico e mentale, e che si propone di raggiungere il mantenimento di una concentrazione costante nell’esecuzione delle tecniche con adeguata traiettoria, forza e controllo. Poiché non esiste un testo che racchiuda tutti gli elementi storici e didattici del kumite tradizionale, e i metodi propedeutici allo sviluppo del Wadoryu, Roberto De Luca, legittimato da documenti autentici, ha voluto proporre ai praticanti una guida ricca d’informazioni storiche e culturali, uno strumento di utilità concreta nella pratica del karate-do.