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Arco, freccia e bersaglio: strumenti grazie ai quali è possibile accedere a piani più profondi di comprensione di se stessi e dell’universo. In queste righe la saggezza di Awa Kenzo, famoso maestro di arco giapponese di Eugen Herrigel.
Awa Kenzo (1880-1939) è famoso per essere stato il maestro di arco giapponese di Eugen Herrigel, autore de Lo Zen e il tiro con l’arco. Ma la sua saggezza si rivela soprattutto in questo libro – che del primo costituisce un ideale completamento – in cui John Stevens raccoglie i suoi insegnamenti più significativi. Arco, freccia e bersaglio diventano strumenti grazie ai quali è possibile accedere a piani più profondi di comprensione di se stessi e dell’universo. Appare chiaro dal contesto degli aforismi di Awa come tali strumenti non siano impiegati come mere metafore per un obiettivo spirituale da raggiungere; quest’ultimo piuttosto è inscindibile dal corretto ed efficace uso degli strumenti stessi, in una perfetta unione di tecnica e spirito da cui si sprigiona la caratteristica e misteriosa bellezza del Kyudo e il fascino che cattura colui che vede tirare un maestro di quest’arte. È lo spirito Zen – inteso non nel senso della meditazione formale, come correttamente puntualizza Stevens, ma nel senso dell’integrazione totale della realtà – a trasparire in queste pagine, che confermano appieno il resoconto di Herrigel, da taluni in tempi recenti messo in dubbio. Nella postfazione Pasquale Faccia, da trent’anni praticante di Kyudo, inquadra la figura e gli insegnamenti di Awa Kenzo nel contesto attuale dei documenti ufficiali della Federazione Internazionale di Kyudo.
John Stevens
Nato nel 1947 a Chicago, è docente di buddhismo presso la Tohoku Social Welfare University di Sendai, in Giappone. Maestro di aikido, calligrafo, traduttore e studioso di buddhismo (è stato per nove anni prete della scuola soto), è autore di molti libri sul pensiero e la cultura orientali.